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Prospettive sicure: costruire il futuro della sicurezza tra cantiere e formazione

di Federica Mottica
cover MOSTRA asti
Un progetto che unisce scuola, istituzioni e imprese per promuovere la cultura della sicurezza. Icone Urbane ha visitato la mostra fotografica “Prospettive sicure” ad Asti, che racconta come gli studenti imparino a costruire — con creatività e responsabilità — il domani dei luoghi di lavoro.

«Un’occasione per far comprendere che architettura e sicurezza sono due dimensioni inseparabili del costruire bene»: con queste parole il presidente dell’Ordine degli Architetti di Asti, Maurizio Pugliese, ha inaugurato la mostra “Prospettive sicure”, che raccoglie gli scatti realizzati dagli studenti del Liceo Artistico “Vittorio Alfieri” di Asti, protagonisti del progetto PCTO “Artisticamente in cantiere”, frutto della collaborazione tra l’Ordine, il CFS Asti – Ente unico per la formazione e la sicurezza della Provincia, e i docenti del liceo.

Ospitata nella sede dell’Ordine in Piazzetta Goria, l’esposizione racconta con il linguaggio della fotografia l’esperienza diretta dei ragazzi e delle ragazze all’interno dei cantieri visitati durante l’anno scolastico 2023-2024. Attraverso le immagini, emerge la quotidianità del lavoro, l’importanza dei dettagli e il valore della formazione come primo strumento di prevenzione.

 

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Dalla teoria alla pratica: la sicurezza come competenza

Per il geometra Maurizio Giargia, rappresentante del CFS Asti, la sfida più grande è «trovare il giusto equilibrio tra teoria e pratica». L’approccio esperienziale, che unisce didattica e simulazione di cantiere, si è rivelato decisivo nel rafforzare la comprensione delle regole e delle dinamiche reali del lavoro. 

Gli studenti, impegnati anche in prove pratiche come il montaggio di ponteggi, hanno potuto toccare con mano la complessità delle procedure di sicurezza, spesso percepite come astratte tra i banchi. «Il fatto di abbinare le lezioni in aula alle esperienze dirette ha reso i ragazzi più entusiasti e consapevoli. La sicurezza si impara con la formazione, ma si consolida con l’addestramento», è il suo messaggio.

Una scuola che costruisce esperienze

La professoressa Lorenza Lanzetta, coordinatrice del progetto e docente di discipline progettuali di architettura e ambiente, ha ricordato come tutto sia nato da una lunga collaborazione con l’Ordine degli Architetti: «Siamo partiti durante la pandemia con incontri online, poi abbiamo capito che serviva restituire ai ragazzi la dimensione concreta del fare. Così sono nati i progetti PCTO dedicati alla sicurezza nei cantieri».

Negli anni, gli studenti hanno costruito modelli reali, come una cupola geodetica in legno e plastica, imparando a gestire spazi, materiali e tempi di lavoro “a grandezza naturale”. Un’esperienza che unisce creatività e responsabilità, rendendo tangibile la complessità del mestiere dell’architetto e la centralità del tema della sicurezza.

Le voci dei protagonisti e delle protagoniste

Gli ex studenti Pietro e Ilaria, oggi fuori dal liceo ma ancora legati al progetto, ci hanno raccontato l’impatto personale dell’esperienza. «Entrare in un cantiere per la prima volta significa passare dalla teoria alla realtà. Si comprende davvero l’importanza del lavorare in sicurezza e di rispettare le regole che tutelano tutti», è la testimonianza di Pietro. Ilaria ha confermato: «Un cantiere sicuro è un luogo dove i lavoratori e le loro famiglie possono stare tranquilli. La sicurezza è un segno di rispetto verso la vita e il lavoro di ognuno».

Le loro parole riassumono il cuore del progetto: la sicurezza non è solo una norma, ma una cultura da coltivare insieme. L’iniziativa rientra nel programma “Asti si’cura 2025”, promosso dalla Prefettura di Asti, che mira a rafforzare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di studio. Come ha ricordato il presidente Pugliese durante l’inaugurazione, «chi costruisce in sicurezza costruisce il futuro».

 

Federica Mottica

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