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Quando il design migliora il rapporto uomo animale

di Annarita Cacciamani
COVER-Cucce cani di The HAD- Divani Meandri 2023
Amelia Valletta è un’architetta specializzata in pet design, un approccio che mette al centro della progettazione la qualità della relazione delle persone con gli animali.

Architetta e designer, Amelia Valletta ha costruito il suo percorso professionale intrecciando la formazione accademica con la zooantropologia applicata al progetto. Oggi è tra le voci più attive in Italia sul tema del pet design, disciplina che integra design, etologia e veterinaria per ripensare gli spazi abitativi e pubblici in ottica pet-friendly. Oltre all’attività di progettazione – che spazia dalle abitazioni private agli hotel, fino a cliniche veterinarie e quartieri residenziali – è impegnata nella divulgazione e nella formazione: nel 2023 ha contribuito alla nascita del corso di “Pet Design Ambienti e Interni” al Poli.Design del Politecnico di Milano, dedicato a professionisti, professioniste e aziende del settore. In questa intervista racconta come è nato il suo interesse per il rapporto tra architettura e animali e quali prospettive si aprono oggi per una convivenza multispecie più consapevole.

INTERNA-Amelia VALLETTA

Amelia Valletta

Perché ha scelto di specializzarsi nel pet design?

Per passione e amore verso gli animali che da sempre accompagnano la mia vita. Ho unito la mia formazione da architetto e designer alla zooantropologia applicata al progetto dell’ambiente uomo-animale. Ho capito quanto le qualità di un ambiente e di un prodotto potessero impattare positivamente sul benessere di un animale domestico e sulla sua relazione con l’umano. E’, così, nato lo studio HAD Human Animal Design, con sede in Lombardia.

Cosa significa nello specifico “pet design”?

Il pet design è un approccio progettuale che integra design, etologia e veterinaria. Non è solo estetica: significa progettare spazi, prodotti e servizi che tengano conto dei bisogni dell’animale e allo stesso tempo migliorino la qualità della relazione con le persone.

interna 1-librerie gatti e umani - di The HAD Collezione Memphis 2024

Photo: HAD / librerie gatti e umani – di The HAD Collezione Memphis 2024

In concreto, cosa significa mettere al centro la relazione uomo-animale nel progettare un’abitazione?

Vuol dire pensare lo spazio non solo per l’uso umano o per quello animale. Bensì ragionare sulle dinamiche comportamentali di entrambi e sui loro processi mentali e relazionali. Una casa multi-specifica dovrebbe avere spazi condivisi e luoghi dedicati a ognuno, come aree di riposo ben definite, aree deputate ai pasti, al gioco, al relax. Con superfici adatte al movimento e materiali resistenti.  In questo modo si riducono conflitti e si rafforza la relazione quotidiana. Cito “La Casa Pet”, progetto che abbiamo realizzato in collaborazione con “Quattrozampeinfiera”: un vero appartamento pet friendly visitabile dalle famiglie, dove le aziende hanno mostrato prodotti integrati in uno storytelling progettuale. 

Nel suo approccio che importanza rivestono gli infissi?

Sono fondamentali: influenzano luce, acustica, sicurezza e ventilazione. Una finestra ben progettata riduce lo stress degli animali, facilita la gestione del proprietario e rende l’ambiente più sostenibile.

interna2-progetto tesi corso Poli.Design_Pet therapy on wheels

Photo: HAD / progetto tesi corso Poli.Design “Pet therapy on wheels”

In che modo spazi ben pensati migliorano il rapporto tra persone ed animali?

Uno spazio adeguato previene problemi comportamentali, aumenta il comfort e favorisce interazioni positive. Una casa progettata male può generare stress, mentre una ben progettata diventa un facilitatore della relazione.

È possibile applicare questo approccio anche ad esterni o a spazi pubblici (uffici, strutture sociosanitarie, studi veterinari ecc.)?

Assolutamente sì. Lo applichiamo già in contesti come hotel, cliniche veterinarie, quartieri residenziali. L’approccio è sistemico: non si progetta solo per il singolo animale, ma per la convivenza tra tutti gli utenti dello spazio. Nel 2023 è nato a tal proposito il corso al Poli.Design (Politecnico di Milano) per dare conoscenza e competenze ad aziende e figure professionali del settore nella progettazione di ambienti pet-friendly.

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Photo: HAD / The HAD, Collezione cat’n’tree 2023, Giardino tattile

Ci può indicare un ambiente pet-friendly in Italia o all’estero che lei considera la sua ‘icona urbana’?

A Milano ci sono molti parchi urbani come il Forlanini e Indro Montanelli che consentono ai cani di interagire liberamente in aree a loro dedicate ma non recintate. La libertà è uno dei bisogni primari del cane.

 

Annarita Cacciamani

Photo cover: HAD / Cucce cani di The HAD – Divani Meandri 2023

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